No al nucleare, è follia, gli USA lo abbandonano

 

Gli USA abbandonano il nucleare, è folle volerlo ripescare a tutti i costi  Il programma anticrisi di approvvigionamento energetico e incentivo all’occupazione statunitense ci riempe di invidia.  Perché loro sì e noi no ?Che cosa abbiamo fatto di male ? Perché  il nostro governo vuole obbligarci a un ritorno antieconomico al nucleare invece di guardare al futuro ? Il Congresso degli Stati Uniti ha deciso di cancellare gli incentivi al nucleare dal piano anti-crisi da 790 miliardi di dollari approvato l’11 febbraio dalle due camere. Sono inoltre previsti prestiti agevolati per la realizzazione di impianti da rinnovabili e interventi per il risparmio energetico, nonché per i veicoli ibridi. Altri 1,6 miliardi di dollari andranno alla ricerca per l’energia e il clima. Il piano anti-crisi statunitense si basa su tre assi portanti: aiuti ai disoccupati e alle classi meno abbienti; tagli fiscali per le famiglie e le piccole imprese; investimenti in infrastrutture, energia e istruzione.  Invece in Italia Berlusconi rilancia il nucleare a tutti i costi, la tabella di marcia è già stata decisa: individuazione del luogo e posa della prima pietra entro la fine della legislatura e attivazione del primo impianto entro un decennio.  E se le regioni e i cittadini che vi abitano non vogliono il nucleare?Hanno già detto di no la Sardegna, la Puglia, la Basilicata, l’Umbria, l’Emilia Romagna, la Toscana e altre seguiranno.  Il governo può imporre il nucleare o un megadeposito di scorie tossiche e radioattive  con la forza. Siete d’accordo? Una simile decisione è degna di una dittatura, non di un paese civile che rispetta la costituzione e i diritti dell’uomo.  Chi metterà i soldi per le centrali? Dovrebbero essere i privati, ma ci si chiede con che coraggio gli investitori privati, in un momento di profonda crisi dei crediti,  dovrebbero rischiare su un’industria rischiosissima e in declino in tutto il mondo. In Italia, poi bisognerebbe ripartire assolutamente da zero.  Chi pagherà i costi di smantellamento delle centrali ? I privati ? Mettiamo in conto che verranno accollati allo stato, quindi ai cittadini. Come del resto è già avvenuto per Alitalia nel silenzio dei media. Tutti i costi della bad company li abbiamo ereditati noi.  Chi pagherà i costi di smaltimento e stoccaggio (provvisorio per centinaia di anni perché soluzioni definitive non esistono) dei residui contenenti tra l’altro plutonio, sostanza velenosissima, la cui pericolosità perdura per centinaia di migliaia di anni ? Lo stato quindi di nuovo i cittadini. Non credo proprio che i privati vogliano accollarsi spese di stoccaggio di sostanze fortemente tossiche e radioattive per centinaia di anni. Già da oggi l’industria fa di tutto per scaricare i rifiuti tossici in maniera illegale nei paesi più poveri o ad alta incidenza criminale. Scegliere il nucleare vuol dire tagliare le gambe alle fonti rinnovabili che invece potrebbero assicurare la produzione di energia senza inquinamento e creare possibilità di riconversione industriale e occupazione. Perché questa scelta antieconomica quando sappiamo che per ogni dollaro investito in efficienza energetica si risparmia 7 volte più anidride carbonica di quella evitata con un dollaro investito sull’atomo ? Sono tutte domande che rivolgo ai cittadini, augurandomi che sappiano riflettere al momento del voto europeo, 6 e 7 giugno prossimi. Andate a votare ! E votate per un partito che si batte per l’efficienza energetica, il risparmio, la promozione delle rinnovabili, il rilancio dell’occupazione nel campo delle rinnovabili e dell’agricoltura biologica. Votate Italia dei Valori.      

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