Ho letto le dichiarazioni del 16 gennaio scorso di Luca Cordero di Montezemolo e mi piacerebbe commentarle.
Ovviamente il rappresentante degli industriali è tenuto a difendere gli interessi degli industriali, che sono una piccola percentuale dei cittadini.
Noi cittadini abbiamo da parte nostra l’obbligo di difendere la classe dei cittadini, ben più vasta numericamente di quella dei grandi industriali, anche se putroppo politicamente meno tutelata.
I cittadini non possono essere tranquilli perché ogni giorno il governo ne sforna una nuova che va a loro svantaggio.
Prendiamo il processo breve. Una legge che serve a Berlusconi per difendersi dai tre processi in corso contro di lui: Mills, Mediaset e Mediatrade. Una legge che allo stesso tempo sancisce di fatto l’amnistia di migliaia di processi per reati gravissimi e di forte allarme sociale.
Possiamo dormire tranquilli, caro signor Montezemolo? No, non possiamo dormire tranquilli sapendo che centinaia di criminali e di mafiosi la faranno franca solo perché bisogna salvare il premier.
Prendiamo il folle piano nucleare del governo. E’ormai evidente che le regioni non accettano un’imposizione dall’alto di centrali nucleari o megadepositi di scorie tossiche o radioattive. E la costituzione attuale (che non sono ancora riusciti a stravolgere) riconosce alle regioni la piena facoltà di dire l’ultima parola sulle decisioni che riguardano il proprio territorio. Che fa invece il governo?
Incalza con i propri progetti nucleari unilaterali decisi a tavolino con il gigante francese EDF e le imprese italiane non nucleari che beneficeranno delle commesse senza tenere in minimo conto l’opposizione e il rifiuto totale che viene dai diretti interessati e cioè i cittadini e gli enti locali.
Non solo, ma invece di consultare i cittadini in sede elettorale e spiegare onestamente che il PDL e i partiti di governo difenderanno a spada tratta l’opzione nucleare, hanno cancellato il tema dal dibattito elettorale, per paura di perdere consensi. Dobbiamo fidarci di questi politici con la doppia agenda? Poi dopo le elezioni di marzo si scoprirà che i nuovi enti locali hanno deciso di accettare megacentrali e megadepositi di scorie radioattive sul proprio territorio. E i cittadini non avranno più la possibilità di ribellarsi.
Dobbiamo dormire tranquilli, signor Montezemolo?
Dobbiamo raddoppiare le dosi di anestetico che la TV già ci propone in dosi massicce 24 h su 24?
Un ultimo esempio. Berlusconi promette un abbassamento delle tasse e poi se lo rimangia qualche ora dopo. Le sembra corretto prendere in giro i cittadini in questo modo?
Non solo, ma le tasse indirette e le tasse locali continuano a ad aumentare paurosamente, a fronte di un servizio che non c’è. La bolletta della luce continua a essere salata anche perché ci fanno pagare 400 milioni per lo smantellamento del vecchio nucleare (immaginate quindi quanto dovremo pagare in futuro per lo smantellamento delle nuove 8 centrali). Le banche continuano a dare interessi risibili ai risparmiatori e quei pochi interessi vengono tassati al 27%!
Di questo non se ne parla mai. I grandi evasori all’estero e i grandi riciclatori di denaro usufruiscono di uno scudo fiscale e pagano il 5% di tassa, i poveracci pagano invece il 27% sui loro sudatissimi e onesti risparmi.
Le sembra giusto?
Dobbiamo dormire tranquili signor Montezemolo?
E che dire della nuova legge che regalerà 300 milioni di euro alla SIAE togliendoli a chi acquista cellulari, PC, pennette USB?
E che dire dei provvedimenti volti a limitare la libertà di espressione sul web?
Non è la politica a essere invasiva, ma lo strapotere delle lobby che governano l’Italia e pensano solo ai propri interessi che costringe i cittadini che vorrebbero starsene tranquilli, lavorare e occuparsi di cose belle, come la cultura e l’arte a esser continuamente sul chi va là e tenere d’occhio l’azione di politici e governanti.
Se Berlusconi fa soltanto le leggi per sé, abbiamo il diritto e il dovere di intervenire e chiedere il rispetto della Costituzione e dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
E’ nostro obbligo esprimere ogni giorno un parere in difesa degli interessi dei cittadini, in ogni caso dei 60 milioni di cittadini italiani.
I cittadini hanno il diritto a essere pienamente informati di ciò che il governo decide per loro e se queste decisioni non vanno a loro vantaggio, hanno il pieno diritto di criticarle.
Lei difende in primo luogo gli interessi dei grandi industriali, signor Montezemolo.
Noi difendiamo gli interessi e il diritto all’informazione della classe dei cittadini, 60 milioni di persone.
Lasciateci fare il nostro lavoro.
www.asca.it
16-01-10
(ASCA) – Napoli, 16 gen – Un giudizio ‘tranchant’ sulla politica italiana e l’auspicio di una trasformazione in ”forza tranquilla capace di rassicurare i cittadini”.Questo, in sintesi, il giudizio di Luca Cordero di Montezemolo che oggi a Napoli ha tenuto la prima iniziativa di Italia Futuro in citta’, la prima anche dopo la presentazione ufficiale della fondazione a Roma il 7 ottobre scorso. Il ragionamento di Montezemolo e’ semplice: ”La politica sta invadendo tutti i settori della societa’ civile.E’ pervasiva, ingombrante, alla ricerca del controllo e del consenso a tutti i costi. Eppure non riesce a decidere, a dare un senso di ‘vision’, di obiettivi, di una vera direzione di marcia”. Al Paese serve una politica che non sia schiava del consenso, che ricerchi soluzioni piu’ efficaci per i cittadini e, soprattutto che decida”.
L’auspicio, dunque, e’ che ”la politica diventi una forza tranquilla, come nelle grandi democrazie occidentali, e non si limiti ad usare il potere per governare, ma riesca ad imprimere una direzione di marcia, un grande concetto di cambiamento; che sia capace di parlare non con annunci, spesso senza seguito, ma con una forza che stemperi la tentazione continua di fomentare il conflitto e di alzare la voce, di gettare benzina sul fuoco. Una politica in grado di rassicurare i cittadini in un Paese dove quando ci si confronta in politica non c’e’ pacatezza ne’ riconoscimento reciproco”.
L’auspicio, dunque, e’ che ”la politica diventi una forza tranquilla, come nelle grandi democrazie occidentali, e non si limiti ad usare il potere per governare, ma riesca ad imprimere una direzione di marcia, un grande concetto di cambiamento; che sia capace di parlare non con annunci, spesso senza seguito, ma con una forza che stemperi la tentazione continua di fomentare il conflitto e di alzare la voce, di gettare benzina sul fuoco. Una politica in grado di rassicurare i cittadini in un Paese dove quando ci si confronta in politica non c’e’ pacatezza ne’ riconoscimento reciproco”.