Italia dei Valori Olanda aderisce con convinzione allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 12 marzo 2010 contro l’inadeguatezza della politica fiscale da parte del governo.Riteniamo fondamentale schierarci in ogni occasione dalla parte dei cittadini e dei lavoratori colpiti da una politica economica che toglie ai poveri per dare ai ricchi.In particolare chiediamo di ridurre il prelievo fiscale sui lavoratori e i pensionati, di aumentare il periodo in cui si riceve l’indennità di disoccupazione, di far crescere l’importo (attualmente 7-800 euro) della cassa integrazione e una diversa politica per l’accoglienza dei lavoratori immigrati dopo i gravissimi incidenti di Rosarno.Inoltre lamentiamo i fortissimi tagli nel settore della scuola, della sanità, della sicurezza, della tutela dei più deboli e dell’assenza di una qualsiasi politica volta a ridurre il fenomeno del precariato che colpisce le fasce più deboli ed esposte come le donne.Lamentiamo l’assenza di una politica di riconversione dell’industria nei settori veramente importanti per la società, e soprattutto nel campo delle energie rinnovabili e dell’agricoltura biologica, che potrebbero dare lavoro a centinaia di migliaia di persone e allo stesso tempo contribuire al risparmio energetico e alla riduzione dei gas serra.Lamentiamo la dissennata scelta per il nucleare a tutti i costi, azzerando il programma delle rinnovabili, imbarcandosi in spese dell’ordine di 4-5 miliardi a centrale, senza calcolare gli inimmaginabili costi di smatellamento e stoccaggio temporaneo dei rifiuti nucleari.Lamentiamo l’attentato alla sicurezza dei cittadini che deriva dalle leggi ad personam, in particolare dalla legge sul processo breve che, per salvare il premier, cancellerà migliaia di processi negando giustizia alle migliaia di vittime di Eternit e alle vittime del disastro ferroviario di Viareggio e dei crolli di edifici pubblici in Abruzzo.Per tutte queste motivazioni, ci schieriamo al fianco della CGIL e dei lavoratori in una protesta che ci auguriamo coinvolga tutta la società la civile italiana, che in un momento di grave crisi finanziaria, ritrovi l’unità e l’entusiasmo per battersi pacificamente per un’Italia più democratica, più civile, più onesta.