Lettera aperta a Arnold Cassola, capolista della Sinistra L’Arcobaleno
Lettera aperta a Arnold Cassola, capolista della Sinistra L’Arcobaleno
Caro Arnold, in passato più di una volta ho sostenuto e apprezzato pubblicamente il tuo impegno a favore dei cittadini e degli elettori.
Anche questa volta mi ritrovo molto nel tuo programma elettorale che in gran parte coincide con il mio.
Forse però a questo punto sarebbe necessario sottolineare le differenze.
Tu parli di riforma di comites e CGIE. Sono molto d’accordo su riformare i Comites, ma credo che sia altrettanto importante assicurare ai cittadini che non si verifichino conflitti di interessi al loro interno, esemplifico : credo che non sia giusto esercitare contemporanemente il ruolo di membro del Comites e di ente gestore, perché si creerebbero imbarazzanti situazioni di controllori che controllano sé stessi. Mi piacerebbe sapere cosa pensi tu al riguardo.
Per quanto riguarda il CGIE vorrei sapere da te perché dobbiamo mantenere in vita un organo che ha svolto sì un ruolo importante, ma che ora è superato dalla presenza dei deputati eletti direttamente dai cittadini. Non solo, ma il CGIE viene nominato per un terzo dal governo in carica secondo logiche partitiche molto distanti dai cittadini emigrati nei vari paesi e da essi difficilmente valutabili. Tu potresti forse quantificare agli elettori il costo di questo organismo, centinaia di migliaia di euro che potrebbero essere destinati direttamente a : rafforzamento e maggiore efficienza delle strutture consolari e progetti a favore degli anziani o della cultura.
Naturalmente sostengo in toto la tua battaglia a favore del riconoscimento dei diritti dei contrattisti, preferisco esprimermi di meno su questo punto perché io stessa faccio parte di questa categoria e sembrerebbe una battaglia di parte, ma è chiaro che ritengo fondamentale l’estensione dei diritti di rappresentanza nelle RSU attualmente negata ai contrattisti locali, la risoluzione delle tematiche legate alla tutela sanitaria. Ma più in generale propongo una riforma degli istituti di cultura collegata alla riforma della legge 153, in cui il ruolo del personale locale venga riscoperto e si valorizzi il talento italiano e italianista fortemente presente nei paesi di emigrazione. Di questa riforma mi piacerebbe parlare con te, in futuro quando tu come ti auguro siederai di nuovo in Parlamento.
Dal punto di vista dell’ambiente, credo di essere ancora più massimalista di te nel chiedere una massiccia campagna di incentivazione di solare, fotovoltaico, (mini)eolico e energia da maree, da moto ondoso, da gradiente termico. Abbiamo un potenziale di energia rinnovabile che stiamo trascurando completamente. Non solo ma io propongo una forte campagna di incentivazione della bicicletta e dei mezzi pubblici per le piccole distanze, del treno per le medie distanze e una disincentivazione del trasporto aereo per le medie distanze.
Naturalmente vorrei come te e ancora più di te mettere in guardia dal rischio del nucleare, l’on. Berlusconi ha promesso da 6 a 10 centrali nucleari in meno di 10 anni, azzerando il programma eolico. Il nucleare, per essere proponibile richiede massicci investimenti pubblici che dovrebbero essere quindi tolti alle energie rinnovabili. Vogliamo lavorare insieme perché ciò non accada ?
Non solo, ma l’on. Berlusconi evidentemente non si pone affatto il problema dei rifiuti nucleari e dello smantellamento delle vecchie centrali, come quella del Garigliano, che ha sempre funzionato pochissimo e male, un vero cimitero al plutonio che tuttora attende di essere smantellata, a venti anni dalla chiusura e nonostante la massiccia e continua iniezione di denaro pubblico.
Per finire, caro Arnold, vorrei chiederti di aiutarmi nel far conoscere all’opinione pubblica una legge del 1957, in base alla quale Silvio Berlusconi risulta chiaramente ineleggibile. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa anomalia italiana che ormai sta condizionando la vita dei cittadini e costituisce un pericoloso precedente e esempio negativo per l’Europa e per il mondo.
Non si possono difendere contemporaneamente i propri interessi e affari privati e gli interessi di 57 milioni di cittadini. Non si può rappresentare il popolo italiano e allo stesso tempo controllare tre televisioni nazionali.
Ti auguro di esser eletto, sono sicura che meriti la stima degli italiani all’estero, ma ti prego, dacci una mano a combattere il conflitto di interessi a tutti i livelli, altrimenti rischiamo di precipitare sempre più nella videocrazia, in cui non ci sarà spazio per dialettica, libertà di opinione, difesa dell’ambiente e degli interessi dei cittadini.
Cordiali saluti,
Silvia Terribili
candidata Italia dei Valori Europa
Elezioni 2008
153, Berlusconi, bicicletta, Cassola, CGIE, comites, Garigliano, ineleggibilità, istituti di cultura, maree, minieolico, nucleare