Perché la
Grecia si è indebitata per comprare armi?
Invito tutti a leggere la lettera aperta di Mikis Theodorakis.
http://www.infowars.com/mikis-theodorakis-an-open-letter-on-the-truth-about-greece/
Le sue parole accorate devono farci riflettere.
Che cosa è successo veramente in Grecia? Come si è riusciti ad arrivare al fallimento di
uno stato europeo?
E’ vero che governo e politici corrotti hanno contratto debiti spaventosi per acquistare armi dalla Francia e dalla Germania? Se questo è vero dobbiamo chiedere giustizia e trasparenza e i responsabili devono risarcire i cittadini e lo stato da essi danneggiato.
Non è possibile che non ci siano responsabili. Se ci sono corrotti ci devono essere anche
dei corruttori, a meno che non si creda alla favola del corrotto ermafrodita,
del corrotto autofertilizzante, che si autocorrompe da solo.
Chi ha contratto questi debiti spaventosi? E perché? Qual è stato il suo tornaconto
personale?
E poi anche : chi ha prestato miliardi alla Grecia per comprare le armi? Chi ha fatto
affari sulle spalle di un paese che doveva spendere per il proprio sviluppo, per
la propria occupazione, e invece ha buttato soldi in armi?
E poi bisogna anche pensare alle possibili soluzioni. Se la Grecia è in bancarotta, I
cittadini greci devono essere i protagonisti di un ritorno più veloce possibile alla normalità, a un’economia magari più modesta, ma autosufficiente. Se è necessario I greci dovrebbero programmare un’uscita dall’euro e un ritorno alla dracma, se questo può essere un modo per uscire fuori dall’emergenza. Certo un ritorno alla dracma significa cercare un’autosufficienza interna, sostenere la produttività delle piccole e microimprese, incentivare la produzione agricola, importare meno dai paesi ricchi e cercare di esportare di più. E’ normale che un paese che già si trova in una situazione disperata tenti
in tutti i modi di risalire da baratro in cui è sprofondato. Il libero mercato
può attendere qualche anno che la Grecia torni a respirare e poi se ne
riparlerà. Poi saranno i greci stessi a decidere se gli conviene rientrare nell’euro
o no.
Perché non si valuta seriamente questa possibilità?
Ogni volta che viene posta la domanda, autorevoli economisti cominciano a iperventilare bollando l’uscita greca dall’euro come catastrofica, ma dovrebbero spiegarci perché
quest’ipotesi è tanto avversata. Talvolta qualche luminare fa ventilare la possibilità
che se la Grecia venisse ufficialmente dichiarata fallita, le banche europee
che hanno prestato soldi alla Grecia verrebbero a perdere miliardi. Ma di
quanti miliardi parliamo precisamente? E come è possibile che tanti manager
bancari di paesi ricchi abbiamo investito somme così alte in un paese di cui si
poteva facilmente prevedere l’insolvibilità?
Solo gli usurai prestano denaro a strozzinaggio a persone che non potranno mai
ripagarli, dunque se condanniamo l’usura e la consideriamo un reato molto
grave, allo stesso modo dobbiamo condannare chi presta denaro a uno stato che
non potrà restituirglielo e che si graverà e graverà i propri cittadini di
interessi da strozzinaggio, da cui non si libererà mai.
Non si può praticare l’accanimento terapeutico su un debitore insolvente, solo perché
la sua dipartita segnerebbe la fine dei guadagni da strozzinaggio. Si deve
mettere fine a questa pratica deprecabile. Se il debito è odioso, come lo è,
perché è stato contratto nell’interesse di un ristretto gruppo di corruttori e
corrotti ma ai danni dei cittadini greci, è giusto che la bancarotta accertata
ponga fine all’obbligo di restituzione.
I responsabili dei governi greci che hanno accettato questo abnorme indebitamento devono rispondere del loro operato dissennato e risarcire i danni causati da
questo stesso operato. Allo stesso modo devono rispondere le banche che hanno prestato irresponsabilmente denaro alla Grecia portandola al fallimento.
Se l’uscita della Grecia dall’euro comporta il fallimento di qualche banca europea, è
giusto che si sappia chi ha agito in maniera irresponsabile e che quei
dirigenti ne rispondano in prima persona. Un fallimento è sempre provocato da
mismanagement, se questo fallimento porta alla bancarotta di una paese, le
responsabilità penali e civili ci sono e sono enormi.