Non regaliamo eurodeputati al Principe Azzurro, votiamo De Magistris

Non regaliamo eurodeputati al Principe Azzurro, votiamo De Magistris

  Ho aderito a Italia dei Valori dal 2003. Mi sono candidata per ben due volte alla Camera nel 2006 e nel 2008 riportando un discreto successo di preferenze, 1143 spalmate in tutta Europa. Anche considerato che non ho speso (per motivi di principio) un euro in campagna elettorale e che non ho avuto nessuna visibilità mediatica, nessuna intervista né radiofonica né televisiva, tranne il mio sito web, mi sembra un risultato eccezionale. Considerate che i candidati di altri partiti, ma anche del nostro, spendono per autopromuoversi cifre che vanno dai 2000 ai 100.000 euro. Ebbene oggi penso di avere il diritto di contestare Antonio Di Pietro nella sua scelta dal vertice delle candidature.  I gruppi locali e la base degli attivisti, degli iscritti e dei militanti non hanno avuto praticamente voce in capitolo. Sono state candidate con decisioni perentorie di vertice molte new entries, cooptati molti politici e scelti alcuni personaggi mediatici o per chiara fama. Naturalmente non posso che condividere la scelta di personaggi come De Magistris o Sonia Alfano, che oltre alle loro qualità professionali e umane sono dei candidati emblematici della lotta alla corruzione, a Tangentopoli, alla nuova P2, a tutte le mafie e gli intrecci tra mafie e politica. Non sono invece d’accordo sulle candidature dei cooptati e di new entries che spuntano fuori all’ultimo minuto scavalcando attivisti e militanti che da anni hanno lavorato per gli ideali di Italia dei Valori. Questa scelta di Di Pietro significa che Di Pietro stesso non ha veramente intenzione di costruire un partito democratico e meritocratico, basato sull’adesione agli ideali e sulla partecipazione di tutta la base, ma vuole creare una corte di appoggio alle sue idee, idee che tra l’altro continuo tuttora a condividere. Però non accetto in nessun modo di far parte di  un gruppo di appoggio tout court o tanto meno diventare una corte alle dipendenze di un grande capo. Forse questo è l’unico sistema che funziona in Italia, tant’è vero che il Principe Azzurro ottiene grandi risultati in questo modo. Una corte di privilegiati e un harem di attrici e veline. Tutti felici di ballare per lui. Naturalmente tutti ben pagati per farlo.  Ma anche il PD seleziona le candidature dall’alto e la stessa sinistra si rifiuta di fare le primarie e lasciare che sia la base a decidere candidature e strategie politiche. Gli italiani hanno bisogno del guru, del gran maestro, del leader carismatico che fa tutto lui, che non sa dove stia di casa la democrazia interna. Un leader che nomina colonnelli e maggiordomi in base alla loro fedeltà, devozione e obbedienza.   Forse nel pool di Mani Pulite questo sistema funzionava, perché c’erano dei contatti umani diretti che permettevano a Di Pietro di smussare le derive autoritarie del suo carattere. Non funzionano in Italia dei Valori. Non funzionano se lui vuole veramente creare un partito in grado di conquistare un consenso più stabile  e meno emotivo dei cittadini. Non funzionano se lui vuole veramente diventare l’alternativa al berlusconismo. Non basta la candidatura appassionata di De Magistris a consolidare la struttura di un partito che scoraggia e mortifica migliaia di api operaie che hanno contribuito alla sua lenta e faticosa edificazione. Detto questo mi rendo conto che dobbiamo essere realistici e pragmatici. Le elezioni europee sono alle porte. L’Italia eleggerà 75 europarlamentari. Anche se l’affluenza fosse bassissima, i partiti che otterranno più voti avranno i loro candidati, e se tutto va male si ripeterà il risultato delle ultime politiche. Se poi vinceranno gli astensionisti, il risultato in termini di europarlamentari per il principe Azzurro sarà ancora più vistoso, e a Bruxelles andranno le ragazze più belle d’Europa. Che non faranno danni in prima persona no, perché ogni loro azione e voto sarà stato deciso in precedenza a Roma o Milano dalla direzione generale del partito. Loro si limiteranno a fare dei play back di canzoni scritte e cantate da altri. Il PD confermerà se va bene il risultato deludente delle ultime elezioni. Forse la Sinistra Unita riuscirà a superare la soglia. Me lo auguro fortemente, perché condivido le idee di Rifondazione soprattutto nel campo del lavoro, dell’ambiente e dell’energia. Non condivido invece la loro struttura verticistica e la mancanza di primarie e di democrazia interna.  Se Di Pietro avesse fatto le primarie, cosa che sto chiedendo da anni,  e candidato per meritocrazia i migliori militanti e attivisti del partito, avrebbe potuto conservare il vantaggio e puntare a quell’8% che per qualche tempo si è prospettato. Non basta avere le idee giuste, bisogna anche avere le persone giuste per portarle avanti. Purtroppo non abbiamo scelta. Astenersi dal voto o votare scheda bianca significa favorire il Principe Azzurro che ha l’apparato propagandistico adatto per stravincere. Invito pertanto a votare Luigi De Magistris. Inoltre nei prossimi giorni analizzerò i profili e i programmi degli altri candidati dipietristi. Li sosterrò soltanto se sapranno convincermi che a Bruxelles lotteranno veramente per gli ideali per cui io mi sto battendo da anni, lotta all’inquinamento, energia rinnovabile, no al nucleare, no agli OGM, promozione agricoltura biologica, rifiuti zero, lotta alla precarietà, sindacato europeo, no alla privatizzazione dei servizi, acqua, energia, sanità, istruzione. Poi dopo le europee ci sarà la resa dei conti con Di Pietro. O costruisce veramente il partito con regole democratiche e meritocrazia e partecipazione della base, oppure, con grande trsistezza, dovrò lasciare definitivamente Italia dei Valori.     

Elezioni Europee 2009 , , ,

3 comments


Leave a Reply