Non regaliamo eurodeputati al Principe Azzurro, votiamo De Magistris
L’11 aprile 2009 a Hoogkarspel nei Paesi Bassi
Innanzitutto il libero scambio
In difesa degli interessi di 492 milioni di cittadini europei
Questo è il mio progetto di politica europea
Mi auguro che venga recepito il più possibile da chi si candiderà in Europa.
Temi e obiettivi
La motivazione è che se il governo dà la possibilità all’eolico di svilupparsi troppo, ciò potrebbe frenare lo sviluppo di nuovi impianti nucleari.
Ma è altrettanto chiaro che 500 milioni di cittadini devono difendere i propri interessi e quelli dei loro figli.
L’energia nucleare è costosissima e può essere prodotta solo con massicce iniziezioni di denaro da parte delle casse pubbliche e cioè i soldi dei cittadini.
In base alle previsioni di costi che il nucleare comporterà oggi e in futuro (per centinaia di migliaia di anni) chiediamo a coloro che si candidano al Parlamento europeo di escludere nella maniera più assoluta il ricorso all’energia nucleare alle condizioni attuali.
ENDS report, 12 March 2009
Slash renewables target to protect nuclear, says EDF
The development of new nuclear plant could be prevented if the
government allows too much windpower to be built, energy giants
EDF and Eon have claimed. EDF – the world’s largest nuclear operator
with 58 plants – is calling on the government to lower its proposed
renewable electricity target from 35% of supply in 2020 to just 20%.
Gli USA abbandonano il nucleare, è folle volerlo ripescare a tutti i costi
http://www.youtube.com/watch?v=oXdX2bsOwVE&feature=channel_page
La Sardegna dica NO al nucleare e a Berlusconi
L’energia nucleare diventa interessante solo se l’industria può rischiare con i soldi pubblici e non certo con quelli degli azionisti. Nessuno si butterebbe mai in questa branca senza futuro se non ci fossero le massicce iniezioni finanziarie dalle casse pubbliche. Qualcuno deve spiegarmi come mai, in un periodo di gravissima crisi globale, di difficilissimo accesso ai crediti, qualcuno dovrebbe investire 4-5 miliardi per costruire una centrale nucleare che, se tutto va bene, comincerà a rendere solo tra 15-20 anni.
Tuttavia il governo Berlusconi vuole il nucleare subito, con una prima centrale entro cinque anni (anche se le stime più ottimistiche indicano un minimo di 10 anni) a patto che il programma eolico venga azzerato (sic) e l’industria nucleare ottenga massici finanziamenti da parte dello stato.
Mi sembra che il programma nucleare berlusconiano cozzi vistosamente con le parole del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che interpellato dai giornalisti ha di recente affermato:
“Mi farebbe paura un Governo che impone dove costruire le centrali nucleari” e
“Non spetta al Governo decidere dove saranno costruite le centrali, ma saranno gli enti locali, con le società che intendono investire in energia, a valutare le condizioni di sicurezza e, con i benefici sulle popolazioni, quali saranno le collocazioni”.
Bene: gli enti locali devono dunque decidere se accettare una centrale nucleare o un megadeposito di scorie nucleari sul loro territorio.
E se gli enti locali decidessero, come hanno già deciso, che non vogliono una centrale nucleare? Fino ad oggi si sono in ogni caso pronunciate contro il nucleare la Sardegna, la Puglia, la Basilicata, la Toscana, l’Emilia Romagna e l’Umbria e altre regioni.
Il ministro Scajola dovrebbe una volta per tutte chiarire che cancellerà l’art. 14 lettera f del Ddl Sviluppo in discussione al Senato, che prevede il “potere sostituivo del Governo in caso di mancato raggiungimento delle necessarie intese con i diversi enti locali coinvolti”. Altrimenti, non facendolo sarà evidente che la localizzazione delle centrali e dei megadepositi di scorie tossiche e nucleari può essere decisa con le buone o con le cattive dal governo centrale.
E se i Sardi non vogliono centrali nucleari o un megadepostito di scorie nucleari, dovrebbero capire che non devono votare il candidato di Berlusconi, Ugo Cappellacci.
Mi chiedo perché la stampa abbia oscurato questa tematica di grandissima rilevanza.
Mi chiedo anche come sia possibile che il capo del governo faccia in prima persona la campagna elettorale per l’elezione del governatore della Sardegna. Sulla scheda elettorale figura infatti il simbolo “Berlusconi presidente”.
Come può Berlusconi candidarsi a fare il governatore della Sardegna? Mi chiedo come sia tecnicamente possibile.
Certo, grazie al lodo Alfano, Berlusconi è libero di infrangere la legge quando e come vuole, ma credo che dovrebbero esserci dei limiti al potere assoluto di un sovrano.
A chi giova attaccare Genchi?
Non condivido la posizione di Paolo Flores D’Arcais sull’introduzione della soglia del 4% e spiego perché.
A volte aiuta fermarsi un attimo a riflettere con calma usando semplicemente il buon senso.