Roma 19 settembre, Difendiamo la libertà di stampa!!!

Roma 19 settembre, Difendiamo la libertà di stampa!!!

Noi, italiani all’estero, non potremo essere a Roma fisicamente, ma aderiamo pienamente alla manifestazione in difesa della libertà di stampa che si terrà sabato 19 settembre 2009 a Roma in  Piazza del Popolo alle  ore 16.

Nel paese in cui viviamo e lavoriamo attualmente , l’Olanda, sarebbe impensabile dover manifestare per difendere un diritto che ritenevamo acquisito, la libertà per i giornalisti di informare il cittadino su tutto ciò che è di grande rilevanza e il diritto del cittadino di essere informato.

E invece la libertà di stampa in Italia è minacciata, il premier Silvio Berlusconi ha attaccato giuridicamente i quotidiani italiani solo per avergli posto delle domande scomode o per aver riportato delle notizie.

In un paese in cui l’80% dei cittadini viene informato solo dalla televisione, in cui 3 televisioni nazionali sono di proprietà del premier e 3 televisioni pagate con i soldi dei cittadini sono praticamente controllate dal premier, la libertà e il pluralismo nell’informazione sono seriamente a rischio.

Siamo vicini a tutti i cittadini che sabato manifesteranno a Roma per difendere la libertà di informazione e di espressione, valore irrinunciabile in un paese democratico e civile.

Silvia Terribili, Italia dei Valori-Olanda

Eleonora Presani, Italia dei Valori-Olanda

Natalia Aurik, Hoorn, Olanda

Raffa Predieri, Amsterdam

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Democrazia e meritocrazia in Italia dei Valori: Primarie!

Da molti anni sto cercando di portare avanti, praticamente inascoltata, la proposta delle primarie come stile di partito, a cominciare da Italia dei Valori, l’idea di base è che tutti gli iscritti a un partito hanno facoltà di candidare e candidarsi a rappresentanti e quadri dell’organizzazione di un partito.

Il mio partito ideale è quello in cui vince la democrazia e la meritocrazia e tutti i militanti hanno pari opportunità. Praticamente quasi il contrario di quello che avviene oggi.

Ripropongo il mio contributo per l’incontro nazionale di Vasto dal 18 al settembre prossimo.

Mi piacerebbe sollevare una discussione, avere un riscontro, fare qualcosa di politicamente e strategicamente utile.

Mi rivolgo in particolare ai vertici e al variegato movimento di IdV.

Ringrazio tutti coloro che prenderanno sul serio la mia proposta: 

http://www.youtube.com/watch?v=AxeD6EX5Vu4

Buon Vasto a tutti!

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Ecco i potenziali siti per il nucleare, mobilitiamoci

Nucleare: Della Seta, Governo Riferisca Su Elenco Centrali

riporto la notizia di ASCA

Asca

  • (ASCA) – Roma, 11 set – ”Indiscrezioni di stampa riferiscono che il Governo avrebbe pronta la lista dei dieci siti candidati ad ospitare le quattro centrali con cui l’Italia intende tornare a produrre energia nucleare: Monfalcone(Gorizia), Scanzano Jonico(Matera), Palma(Agrigento), Oristano, Chioggia, Caorso, Trino Vercellese, Montalto di Castro, Termini Imerese e Termoli. Il governo riferisca al piu’ se intende confermare questo elenco stilato contro la volonta’ dei cittadini e contro l’opposizione di diverse amministrazioni in carica” . Lo dichiara il sen. Roberto Della Seta(Pd), preannunciando un’interrogazione urgente al ministro delle Attivita’ Produttive. ”La bozza sui piani nucleari del governo – continua l’esponente ecodem – circola da diversi giorni e non c’e’ traccia di smentita da parte di Scajola sulla veridicita’ o meno delle notizie circolate sulla stampa , sebbene alcune tra le localita’ ‘prescelte’ abbiano manifestato chiaramente la propria indisponibilita’ a ospitare una centrale nucleare di terza generazione. A prescindere da come si giudichi la scelta del ritorno al nucleare e’ innegabile che una volta di piu’ il governo confermi che voglia agire ‘manu militari’, stilando una prima lista e lasciando poi libere le imprese di proporre i siti dove costruire le centrali. Il governo intende accentrare cosi’ su di se’ ogni politica energetica,in barba ai principi costituzionali che vedono l’energia materia concorrente fra Stato e Regioni”. ”Il Governo, con l’Italia lontanissima dagli obiettivi vincolanti fissati dalla Ue per le emissioni di anidride carbonica investe tutte le risorse sull’atomo e le sottrae alle rinnovabili e all’efficienza energetica, scegliendo una strada lunga e costosa. Percorso che, appena verranno ufficializzati i siti destinati a ospitare le centrali nucleari e le loro scorie, sara’ reso ancora piu’ impervio dalle inevitabili e sacrosante proteste dei cittadini che non credono alla favola del nucleare pulito e sicuro che Berlusconi e Scajola vanno raccontando da mesi”, conclude Della Seta
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Aiuto! E’in arrivo la dittatura nucleare!!!

Aiuto!  E’in arrivo la dittatura nucleare!!!   Dal sito www.scanziamolescorie.org riporto questa preoccupante dichiarazione dell’on. Roberto Della Seta (PD).

ENERGIA: DELLA SETA (PD), SI RISCHIA UNA DITTATURA NUCLEARE

 

Scritto da IRIS   
mercoledì 09 settembre 2009
“La bozza al vaglio del ministero dello Sviluppo per il ritorno all’atomo in Italia e’ la conferma che il nostro Paese rischia una dittatura nucleare”. È quanto dichiara Roberto Della Seta (Pd), capogruppo in commissione Ambiente in merito a quanto riportato oggi dalla stampa. “La bozza – continua l’esponente ecodem – riporta quanto si temeva , ovvero che i siti delle nuove centrali e dei luoghi per la gestione delle scorie verranno localizzati anche contro il parere della Regione che dovra’ ospitarli, e che gli impianti saranno equiparati ad installazioni militari e le informazioni sul loro funzionamento saranno inaccessibili ai cittadini. Non sara’ poi un caso che i siti che vengono considerati come destinati a ospitare una centrale nucleare siano localizzati in larga parte in regioni amministrate dal centrosinistra e che, nei territori dove la Lega nord ha largo seguito, sebbene abbiano caratteristiche idonee, la bozza per il ritorno all’atomo non prevede nessuna centrale. Comunque – conclude Della Seta – non basteranno i criteri vagamente dittatoriali che il Governo ha in mente per accelerare un processo che si preannuncia lungo e costosissimo. La prima pietra di una centrale verra’ posata, nella migliore delle ipotesi e al netto dei conflitti istituzionali che si preannunciano, nel 2015 e si iniziera’ a produrre energia con l’uranio non prima del 2020, ovvero un periodo di tempo che in termini economici e energetici corrisponde ad un’era geologica”.

  Abbiamo capito bene che i siti verranno localizzati anche contro il parere della Regione che dovrà ospitarli??? Che cosa c’è di cristiano nell’energia nucleare ??? Al meeting di Comunione e Liberazione che si è tenuto di recente a Rimini è stato celebrato il ritorno del nucleare, che i cittadini italiani avevano cancellato con un referendum del 1987. Mi chiedo cosa ci sia di cristiano in una forma di energia che interessa soltanto le grandi produzioni industriali che divorano energia elettrica, i produttori stessi delle centrali e il governo che ha  deciso dall’alto che i cittadini dovranno accettarle a tutti i costi, se necessario con la violenza. Tra i principi cristiani c’è quello del non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Chi vorrebbe una centrale nucleare o un megadeposito di scorie altamente radioattive sotto casa ?E allora se nessuno la vuole perché obblighiamo i cittadini a costruirla ? Che cosa ne è rimasto dello spirito francescano di difesa della madre terra e delle sue creature nel momento in cui seppelliamo scorie radioattive che saranno estremamente letali e tossiche per decine di migliaia di anni ? Cosa c’è di cristiano nella produzione di plutonio, la sostanza più tossica e letale creata dall’uomo per scopi bellici ? Ma la cosa che riempie più di tristezza e che è ancora meno cristiana, è dover constatare che se si impiegano 5 miliardi di euro per una sola centrale, ben poco rimarrà per la promozione dei pannelli solari, dell’eolico, della geotermia, dell’energia da maree, da moto ondoso. Tutte le fonti di energia rinnovabile verranno sacrificate alla necessità di investire il denaro pubblico nel nucleare. Il governo sostiene che la bolletta nucleare costerà meno, forse costerà meno alle grandi industrie divoratrici di elettricità, ma non costerà certamente di meno al singolo consumatore che già da oggi è costretto a pagare per lo smantellamento del « vecchio » nucleare, che da 22 anni non produce più neanche un kw. Inoltre nessuno ci spiega chi pagherà i costi per lo stoccaggio delle scorie radioattive per decine di migliaia di anni. Non credo proprio che le grandi industrie siano disposte a pagare questi costi, che verranno riversati sulla popolazione. Cosa c’è di cristiano nello scaricare alle generazioni future il fardello dei rifiuti nucleari ?  Per finire, la popolazione deve essere informata sui reali rischi che corre accettando una tecnologia tra l’altro già obsoleta, visto che il governo vuole a tutti i costi le centrali di III generazione, mentre la scienza sta andando verso la IV generazione molto meno invasiva dal punto di vista ambientale rispetto alla precedente. Cos’è c’è di cristiano nel tenere il cittadino all’oscuro dei veri problemi e semplicemente evitare di parlare in televisione della tecnologia nucleare e delle decisioni che dall’alto verranno prese senza tener conto dei coinvolgimento degli enti locali e della popolazione? Ad esempio nessuno fa vedere in TV (a parte qualche rara eccezione) le problematiche sullo smantellamento e gestione dei rifiuti nucleari nelle regioni che ospitano attualmente questi ecomostri che hanno prodotto sempre poca energia, ma che oggi sono solo un cimitero pericoloso di scorie. Credo che dal punto di vista etico ci si dovrebbe preoccupare delle emergenze create dal vecchio nucleare, ben più gravi di tante altre emergenze gonfiate ad arte dai media. Invito pertanto a vedere i seguenti video e riflettere sulla necessità di rifiutare il nucleare e promuovere massicciamente la vera energia del futuro, il mix di rinnovabili e di riparmio energetico. http://www.youtube.com/watch?v=sRbeSEZpTSEhttp://www.youtube.com/watch?v=AqC0WHqCUnI&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=SSI_XYN_I0Ahttp://www.youtube.com/watch?v=IUgzpInDhp4&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=Y8DzgTpKHTM&NR=1   Se vogliamo risparmiare veramente energia e guadagnare in salute dovremmo ridurre drasticamente il consumo di petrolio introducendo e promuovendo massicciamente  l’auto elettrica che funziona a batterie ricaricabili con solare ed eolico. In questo modo ridurremmo l’inquinamento da idrocarburi, importeremmo meno petrolio e diventeremmo più autosufficienti. Ricordiamocene quando andremo a votare alle prossime amministrative.

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Il ddl Sviluppo è anticostituzionale, viola la potestà delle regioni, titolo V, art.117

Il ddl Sviluppo è anticostituzionale, viola la potestà delle regioni, titolo V, art.117

Il presidente del Consiglio tende a rassicurarci pubblicamente che tutto andrà bene se solo ci affideremo totalmente a lui e smetteremo di preoccuparci della crisi, della disoccupazione, del precariato, della criminalità organizzata, della sicurezza dei treni, della gestione di rifiuti tossici, dell’ambiente e di tanti altri problemi che assillano la società. Ma la domanda è : fino a che punto il presidente è effettivamente competente nelle materie di cui parla ? Prendiamo ad esempio il nucleare.  Il presidente parla candidamente in un programma televisivo della “possibilità di creare dalla scomposizione delle cellule l’energia nucleare” Ascoltate  il frammento così non avrete dubbi che sia proprio lui a pronunciare di fronte a milioni di telespettatori questa frase. http://www.youtube.com/watch?v=l8iFXd0bzz4 Una conoscenza di tipo liceale della fisica e della chimica organica dovrebbe impedire di dire simili sciocchezze. Soprattutto se si vuole imporre, come vuole imporre Berlusconi e il suo governo,  con la forza e l’esercito la costruzione di centrali nucleari e megadepositi di scorie radioattive che dovranno essere costantemente monitorati per la bellezza di 100.000 anni se va bene. Monitorare significa tenere sotto controllo e in pratica spendere una quantità inimmaginabile di denaro pubblico per i secoli a venire. Uno dei principi morali in cui credo e che mi piacerebbe riproporre è questo:  Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. A me non piacerebbe affatto dover pagare per la gestione e il monitoraggio di scorie radioattive prodotte dai miei progenitori.  Allo stesso modo ritengo immorale produrre scorie estremamente tossiche e radioattive e lasciare un salatissimo conto da pagare alle generazioni che verranno dopo di me. Voler imporre con la violenza la costruzione di centrali nucleari e megadepositi di scorie radioattive oltreché moralmente inaccettabile è anticostituzionale : Titolo V, art. 117 della Costituzione  ………….sono materie di legislazione concorrente quelle relative a………(omissis) produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia. …………..(omissis)Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa.  A me sembra che la Costituzione parli chiaro. Spetta alle Regioni legiferare sulla produzione di energia sul proprio territorio. Il governo non può esautorare le Regioni su questa materia. Chiediamo pertanto il rispetto della Costituzione e della piena autonomia delle Regioni, per quello che riguarda decisioni di grandissimo impatto sul proprio territorio come le grandi centrali e i megadepositi di rifiuti.   

Energia ,

Referendum: la ragioni dell’astensione di Roberto Marchesi

Pubblico un intervento di Roberto Marchesi, dal Texas, membro fondatore del coordinamento CICERO-Italiani all’estero, sul tema del referendum e delle ragioni dell’astensione

Chiarimenti sui REFERENDUM di giugno 2009

Molti di noi che abbiamo mantenuto la cittadinanza italiana e il diritto di votare per la politica italiana abbiamo ricevuto in questi giorni il plico dal Consolato per votare i tre Referendum abrogativi sulla legge elettorale italiana e, come al solito, quello che troviamo nelle buste sono quesiti referendari che sono gia’ uno “spaccacervelli” per chi se la cava bene con la lingua italiana, ma diventano un totale e assolutamente incomprensibile rompicapo per chi con la lingua e/o la politica italiana non e’ avvezzo.

Allora, come mi e’ gia’ stato richiesto da diversi amici, cerchero’ di illustrarvi in modo semplificato cosa viene richiesto di fare (e cosa io consiglio per l’occasione).

Innanzitutto devo ricordare che la Costituzione Italiana prevede che i Referendum Popolari siano solo abrogativi di leggi esistenti (o parti di esse) e non propositivi di nuove leggi.

In questa occasione abbiamo tre quesiti che si propongono di abrogare (annullare) nella sostanza tre parti diverse della legge elettorale attualmente in vigore che, nella sua ultima modifica approvata dal Parlamento nel 2006 (al termine della legislatura governata da Berlusconi) e’ stata definita dal suo stesso relatore (Calderoli, della Lega) “legge porcellum” per la sua evidente caratteristica partitocratica di assegnare in esclusiva ai partiti la scelta dei candidati, e di assegnare premi di maggioranza alla coalizione di partiti che ottiene la maggioranza dei voti.

Ecco quali sono i tre referendum:

1.                         Camera dei Deputati: Abrogazione della possibilita’ per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in piu’ di una circoscrizione.

2.                         Camera dei Deputati: Abrogazione della possibilita’ di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste.

3.                         Senato ella Repubblica: Abrogazione della possibilita’ di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste.

Nel quesito qui sopra al numero 1 votando SI verrebbe eliminata la possibilita’ ai candidati di presentarsi in piu’ circoscrizioni.

Questa possibilita’ e’ in evidente spregio del principio democratico che vuole un rapporto diretto tra i rappresentanti (gli eletti) e i rappresentati (gli elettori).

Questa norma e’ stata introdotta a scopo puramente partitocratico, in quanto consente ad un candidato che gode di vasto consenso “popolare” di presentarsi in piu’ collegi o circoscrizioni a raccogliere voti, ma poi e’ costretto a sceglierne una (o nessuna se il candidato riveste gia’ altro ruolo istituzionale), e lascerebbe quindi molti o tutti gli elettori che lo hanno votato senza il rappresentante che hanno scelto con la loro preferenza.

I quesiti qui sopra ai punti due e tre sono praticamente identici, solo che uno si rivolge alla Camera dei Deputati e l’altro al Senato della Repubblica.

Si vuole abolire l’attuale norma che consente il collegamento tra liste diverse di partiti e l’assegnazione di un premio di maggioranza (ovvero un certo numero di seggi in piu’) alla coalizione di partiti che risulta maggioritaria.

L’abolizione di questa norma produrrebbe una forte polarizzazione del sistema verso il partito che risultasse vincente, il quale andrebbe da solo a raccogliere il premio di maggioranza e a governare da solo il paese. Essendo quella italiana una democrazia parlamentare (cioe’ non presidenziale) questa situazione premierebbe in modo anomalo il partito vincente e penalizzerebbe eccessivamente gli altri partiti politici (che ormai sono soltanto cinque). Sostanzialmente: un partito che, da solo, vincesse con il 25 – 30 % dei voti, potrebbe governare da solo mettendo all’opposizione un insieme di partiti che rappresenterebbero il 70 – 75 % degli elettori. In una sana democrazia per governare bisognerebbe disporre del consenso di almeno il 51 % degli elettori.

Da questa abrogazione uscirebbe quindi una norma ancor piu’ “porcata” di quella esistente.

In ragione di quanto sopra detto, votando NO daremmo l’approvazione all’attuale legge “porcellum” (porcata). Votando SI andremmo ad abrogare la “porcellum” solo per avviare una normativa persino peggiore. Allora, anche se sono assolutamente contrario alla forma di astensione al voto come forma di protesta, in questo caso non si tratta di protestare, si tratta di evitare una trappola infernale, e l’unico modo per evitarla e’: NON VOTARE.

In 65 anni di democrazia repubblicana gli italiani ne hanno gia’ viste di tutti i colori, e anche noi pensavamo di averle gia’ viste tutte.

E invece no, una trappola elettorale referendaria cosi’ ingarbugliata non si era mai vista.   

I promotori del referendum volevano semplicemente far abolire le parti piu’ deleterie della legge “porcellum”. Quindi chiedono agli elettori di votare SI, ma purtroppo non hanno a suo tempo valutato a fondo le conseguenze di un successo dei SI (e adesso non se la sentono di ammetterlo, non possono far marcia indietro, perderebbero la faccia).

I primi ad accorgersene sono stati quelli della Lega (cioe’ i padri della porcellum). Hanno fatto due conti e si sono accorti della trappola, ma dato che non potevano convincere Berlusconi a votare NO (a lui conviene votare SI, perche’ gli consentirebbe di sbarazzarsi, alla prima occasione, anche della Lega) e non potevano sperare in una vittoria dei NO, dato che sono quasi gli unici a consigliarlo. La Lega percio’ e’ stata la prima a piegarsi alle ragioni dell’astensione come unica via per evitare di mettere la testa sotto la ghigliottina (dissuadendo Berlusconi dal consigliare il SI, altrimenti lo avrebbero fatto cadere subito, facendo cosi’ slittare il referendum al dopo elezioni anticipate).

Ma la stessa ragione e’ valida anche per noi, perche’ la vittoria dei NO sarebbe una ratifica alla legge Porcellum e la vittoria dei SI darebbe troppo potere ad un partito solo, cancellando in un colpo solo tutte la basilari caratteristiche della democrazia parlamentare.

Allora l’unica possibilita’ di evitare questa diabolica “tenaglia” antidemocratica e’ purtroppo l’astensione, cioe’: NON VOTARE, cosi’ il referendum fallira’ e il Parlamento potra’ (se vorra’) provvedere mediante il proprio potere legislativo a modificare le “porcate” legislative esistenti.

Roberto Marchesi

Dallas, Texas

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Referendum del 21 giugno – il perché di un’astensione

 

Ho sempre sostenuto e sempre continuerò a sostenere l’importanza del referendum, vero momento di consultazione popolare e di scelta democratica. Dobbiamo innanzitutto cercare di tenerci ben salda questa ultima possibilità di democrazia. L’anno prossimo avremo, grazie al referendum,  la possibilità di votare per l’abrogazione del Lodo Alfano, legge fortemente anticostituzionale che permette al presidente del Consiglio l’immunità totale e la libertà di compiere qualsiasi reato.  Per questo motivo l’idea di dovere astenersi per far mancare il quorum al referendum del 21 giugno mi disturba molto. Tuttavia le argomentazioni contenute nell’appello che riporto integralmente qui sotto,  mi convincono che in questo momento rischiare di far vincere il –SÌ- sarebbe molto pericoloso per cui anch’io devo invitare all’astensione. 

Ci tengo in ogni caso a dire che a suo tempo non ho firmato a favore di questo referendum che trovavo inutile perché una legge sbagliata come la legge Calderoli che permette ai vertici dei partiti di nominare i propri eletti in parlamento non può essere sostituita a colpi di referendum con una legge ancora peggiore. Quindi confermo la mia scelta di allora.

No al referendum elettorale Il 21 giugno saremo chiamati a votare, ancora una volta, su  referendum elettorali.
Certo, condividiamo il diffuso giudizio negativo sulle leggi vigenti per le elezioni della
Camera dei deputati e del  Senato della Repubblica. Queste leggi espropriano le elettrici e
gli  elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti. Oggi non
sono gli elettori e le elettrici a scegliere i parlamentari, questi
sono nominati dai capi-partito.  L’attuale sistema elettorale andrebbe
trasformato radicalmente, per assicurare alle Assemblee elettive il
pluralismo delle forze politiche e la massima rappresentatività del
popolo italiano. A tutt’altro, invece, mirano i quesiti del referendum
del 21 giugno, che non riguardano il sistema delle liste bloccate e  dunque le
confermano. Il vero risultato giuridico del referendum
 sarebbe quello di consegnare il Paese al solo partito che avesse un
 voto in più di ciascun altro, attribuendogli più della maggioranza  
assoluta dei seggi in Parlamento: con appena il 30 % o il 20% dei voti
avrebbe il 54% dei seggi alla Camera. Inoltre dal Senato sarebbero
escluse tutte le liste che non raggiungessero l’8%.
Con la vittoria dei  sì, si avrebbero un premio di maggioranza e una soglia di
sbarramento  enormi, senza precedenti nella storia istituzionale italiana e in
quella di ogni paese civile. Con tre quesiti, che modificano ben 67
punti delle due leggi elettorali, oscuri nella formulazione ma chiari
nella finalità di manipolare il sistema di voto, si vuole imporre il
bipartitismo coatto, al di là dell’effettiva volontà dei cittadini.
Con  la vittoria dei sì, si impedirebbe qualsiasi ulteriore riforma
 elettorale. Con la vittoria dei sì, sarebbe confermato un sistema che
trasforma una minoranza elettorale in stragrande maggioranza
parlamentare (tale da poter agevolmente cambiare la Costituzione a suo
piacimento), e che ingigantisce il potere del capo di tale arbitraria maggioranza.
Un siffatto sistema elettorale viola la Costituzione, e  deve essere rifiutato: il
referendum deve fallire, attraverso la non partecipazione al voto o il rifiuto della scheda,
per impedire la  cancellazione della democrazia parlamentare e per rendere possibile una
riforma elettorale che restituisca la parola ai/alle cittadini/e.
 
Gianni FERRARA, Pietro ADAMI, Cesare ANTETOMASO, Gaetano AZZARITI,
 Francesco BILANCIA, Claudio DE FIORES, Tommaso FULFARO, Domenico GALLO,
 Orazio LICANDRO, Enzo MARZO, Mario MONTEFUSCO, Francesco PARDI, Alba
PAOLINI, Gianluigi PEGOLO, Pino QUARTANA,Franco RUSSO, Giovanni RUSSO-
SPENA, Cesare SALVI, Lorenza CARLASSARE, Mario DOGLIANI, Roberto LA
MACCHIA, Mattia STELLA, Massimo VILLONE, Paola MASSOCCI,Domenico GIULIVA,
 Andrea AIAZZI, Bruno MASTELLONE, Sergio PASTORE, Luigi  GALLONI, Silvio GAMBINO, Paolo de SANCTIS, Aldo FAPPANI, Michele  CHILLEMI, Roberto PORTA
 Roma 20 maggio 2009

Referendum

Il giuramento del candidato di Carlo Rossetti

Anche Carlo Rossetti, candidato di Italia dei Valori aderisce al giuramento del candidato della società civile e mi scrive:

“Aderisco al giuramento, è semplice per me che ho già fatto miei tutti
i punti citati che porterò avanti anche se non eletto.”

Elezioni Europee 2009 , ,

Il giuramento di Luisa Capelli candidata Italia dei Valori

 

Nome del candidato :
 
 LUISA CAPELLI
 
Partito a cui è iscritto :
 
NESSUNO
 
Partito con cui si candida :
 
 ITALIA DEI VALORI
_______________________________________
 
 
Lingue in cui sarebbe in grado di affrontare una discussione politica con i colleghi del Parlamento europeo.
 
FRANCESE, INGLESE PARZIALMENTE, ITALIANO

_____________________________________________________
 
 
 
 
Promette che farà di tutto per promuovere le rinnovabili come eolico, solare, energia da moto ondoso, risparmio energetico ?
 
               Sì 
 
 
Promette che si adopererà in ogni modo per promuovere l’auto alimentata a batterie ricaricabili con eolico e solare?
 

 
 
 
Promette che in seno al Parlamento europeo si opporrà in ogni modo alla costruzione di centrali nucleari ?
 

 
 
Promette che che si adopererà in ogni modo per promuovere l’agricoltura biologica esente da pesticidi, erbicidi, ormoni e OGM?
 
 

 
Dichiara di essere assolutamente libero da condizionamenti di tipo imprenditoriale o lobbyistico che impedirebbero la sua libertà di scelta politica a favore dei cittadini
 

 
Promette che si adopererà in ogni modo perché sia fatta a livello europeo una legge contro i conflitti di interessi ?
 

 
Promette che si adopererà in ogni modo affinché gli stati promuovano investimenti nel campo dell’occupazione e concedano aiuti alle imprese solo se lanciano prodotti ecologicamente sostenibili come le auto a energia solare, oppure le tecnologie rinnovabili ?
 

 
Promette che si adopererà in ogni modo affinché l’Europa si muova nella direzione di ridurre a zero i rifiuti, abbandonando l’incenerimento perché dannoso alla salute della popolazione e favorendo il riciclaggio e il compostaggio ?
 

Promette che si adopererà in ogni modo affinché l’Europa abbatta la mole degli imballaggi e reintroduca il vuoto a rendere obbligatorio ?
 
 

 
 
Promette che si adopererà in ogni modo affinché venga promosso il trasporto pubblico principalmente su rotaia ?
 

 
                                  E’ favorevole alla reintroduzione della carbon tax (per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica) ?

 
 
Promette che si adopererà in ogni modo affinché venga promosso massiciamente l’uso della bicicletta in città come mezzo di trasporti per le brevi distanze ?
 

 
 
Promette che favorirà in ogni modo la difesa dei diritti degli omosessuali e delle coppie di fatto ?

 
Promette che favorirà l’introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie ?
 

 
Promette che s’impegnerà a fornire regolarmente ai cittadini su un suo blog informazioni sull’utilizzo dei fondi europei destinati all’Italia ?
 

 
 
E’ favorevole alla riduzione dei salari dei dirigenti pubblici con introduzione tetto massimo?
 

 
 
E’disposto a cedere una percentuale del suo stipendio parlamentare a favore dei terremotati d’Abruzzo ?
 
 

 
E’ favorevole a un ridimensionamento degli stipendi dei parlamentari europei italiani che sono enormemente più alti rispetto a quello degli altri paesi ?
 
 

 
Promette che all’interno del suo partito si adopererà a favore delle primarie interne per eleggere quadri, dirigenti e candidati ?
 

 
In passato ha mai votato per Silvio Berlusconi ?
 
No
 
 
Se sì, perché?
 
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E’disposto a chiedere ufficialmente a Silvio Berlusconi di dire la verità sulle sue relazioni con minorenni, di cui viene accusato da sua moglie ?

 
Ritiene che un primo ministro possa permettersi di lasciare ombre tanto gravi di reato sulla sua condotta privata ?
No
 
 
Dichiara di non essere iscritto a associazioni che impongono segretezza e obbedienza.

 Non sono iscritto
 
                                  E’ favorevole alla creazione di un sindacato europeo che tuteli il lavoratore dei 27 stati membri garantendo in tutti i paesi UE gli stessi diritti e doveri e contratti collettivi europei ?
 

 
                                  E’ favorevole all’introduzione di tassa europea speciale sui redditi superiori agli 80.000 euro annui?
 

 
 
Promette che si adopererà in ogni modo affinché venga tagliata la somma spaventosa che la UE dedica alla sua stessa promozione, ben 2,4 miliardi euro ?
 

 
Promette che si adopererà in ogni modo affinché si ponga fine al continuo spostamento delle sedute del Parlamento europeo da Strasburgo a Bruxelles, che costa la bellezza di 200 milioni di euro all’anno ?
 

 
 
Spazio per eventuali chiarificazioni e spiegazioni
 
 
 
 

 

Elezioni 2008

Adesione di Nicola Tranfaglia al giuramento del candidato

Anche il candidato di Italia dei Valori, Nicola Tranfaglia mi fa sapere che “risponde di sì a tutte le domande e aderisce alla piattaforma proposta senza esitazioni”.

Invito pertanto a votare uno dei candidati che hanno aderito finora al mio “giuramento del candidato” che si trova in uno dei precedenti post di questo blog, augurandomi che siano eletti e che continuino comunque a impegnarsi per una politica pulita anche dopo le elezioni.

Ricordo i loro nomi:

Corrado Farina

Amalia Cocchini

Elisabetta Rolli

Pietro Adami

Gloria Bardi

Massimo Bernacconi

Nicola Tranfaglia

In un momento così difficile e triste per l’Italia, in cui la crisi economica si associa a uno spaventoso vuoto di valori e di sentimenti di civiltà, solidarietà, rispetto del prossimo, è più importante che mai continuare a credere e impegnarsi per una politica migliore.

Protestare e criticare non basta, dobbiamo diventare veramente protagonisti di un’alternativa concreta dalla parte dei cittadini.

Auguro un grande successo a tutti coloro che ci credono ancora. 

Elezioni Europee 2009 , ,